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resentate da Arstella.

n collaborazione con il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

on la participazione del Gruppo IGS (Institut de Gestion Sociale)

 

Sotto l'Alto Patronato de :

  • S Em. le Cardinal Paul Poupard Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
  • S Exc. Monsieur Pierre Morel Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede

 

Con il Patrocinio de :

  • Chiarissimo Onorevole Pier Ferdinando Casini : Presidente della Camera dei Deputati,
  • Onorevole Silvio Berlusconi : Presidente del Consiglio dei Ministri,
  • Onorevole Professore GiulianoUrbani : Ministro per i Beni e le Attività Culturali,
  • Chiarissimo Onorevole Francesco Storace : Presidente della Regione Lazio,
  • Chiarissimo Dottore Walter Veltroni : Sindaco di Roma,
  • Gentilissima Dottoressa Maria Coscia : Assessore per le Politiche Educative e Scolastiche,
  • Egregio Dottore Piervirgilio Dastoli : Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea,
  • Egregio Dottore Vincent Aucante : Direttore del Centro Culturale San Luigi di Francia

 

Con il riconoscimento speciale de :

  • Onorevole Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana

 

Con il sostegno de :

Alitalia, Gan Assicurazioni, Gioco del Lotto, H3G, Kodak, Lafarge Adriasebina,
Leerdammer, LVMH, Podravska Banka, World Business Financial

Sponsor tecnici :

Il Messaggero, L'Osservatore Romano

Ringraziamenti :

Ashmolean Museum - Oxford,
Canton Art Institut - Ohio,
Musei Vaticani - Città del Vaticano,
Museo Sforzesco - Milano,
Istituto del Sacro Cuore - Trinita dei Monti


vunque sia presentata, l'esposizione delle splendide fotografie di Robert Hupka sulla pietà, che è un'autentica rivelazione del capolavoro di Michelangelo, suscita un'emozione ed una ammirazione profonda.

a più di 10 anni l'esposizione percorre la Francia e l'Europa nel contesto di una tournée in cui ogni tappa ha avuto una grande eco.

cco perchè era fondamentale che, pur attraverso i secoli ed attraverso forme espressive cosi' diverse, questo dialogo tra due grandissimi artisti fosse presentato al pubblico Romano ed alle migliaia di pellegrini che vengono a contemplare la Pietà nella Basilica di San Pietro.

razie alla benevola accoglienza ed al sostegno del Governatorato della Città del Vaticano, l'esposizione è presentata da marzo a luglio 2004 a cento metri dal capolavoro di Michelangelo, nella magnifica sala detta "Braccio di Carlomagno", disegnata dal Bernini, che si affaccia su Piazza San Pietro.

ontemplando la Pietà attraverso lo sguardo di Robert Hupka i visitatori potranno fare un'esperienza di comunione attraverso la Bellezza, perchè "nessun occhio, per acuto che sia - scriveva un giornalista - ha mai guardato la Pietà di Michelangelo con tanto amore".


Indirizzo di saluto di sua Eminenza Reverendissima
il Signor Cardinale Paul Poupard
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
all'inaugurazione della mostra fotografica
di Robert Hupka sulla Pietá di Michelangelo

Braccio di Carlo Magno, Città del Vaticano 18 marzo 2004

Eminenze,
Eccellenze Reverendissime,
Illustre Signor Ambasciatore,
Signore e Signori,

Sono veramente lieto e profondamente onorato di inaugurare questa Mostra Fotografica dedicata alla Pietà di Michelangelo, a pochi metri dallo stesso capolavoro. Dopo aver toccato numerose capitali e grandi città dell'Europa, finalmente questa esposizione delle eccezionali e splendide fotografie di Robert Hupka giunge anche qui in Vaticano, per affiancarsi al modello originario e proporre un itinerario di attenta lettura propedeutica al capolavoro giovanile di Michelangelo Buonarroti.

Ringrazio di cuore tutti gli organizzatori della Mostra, in particolare Daniel Courant, per avermi coinvolto in questo significativo evento culturale insieme all'Ambasciatore della Repubblica di Francia presso la Santa Sede. Per una curiosa coincidenza ancora una volta, nella storia della Pietà, sono presenti un Cardinale ed un Ambasciatore francese. Fu infatti Jean Bilhères de Lagraulas, cardinale e ambasciatore di Francia presso il Pontefice, a commissionare, nel 1497, al giovane artista fiorentino la statua della Pietà, per collocarla nella cappella dei Re di Francia, S. Petronilla, annessa all'antica Basilica di San Pietro.

Prima di ammirare le splendide, eccezionali foto di Robert Hupka, purtroppo scomparso il 3 luglio 2001, vorrei brevemente accennare alla sua vicenda umana e spirituale, in cui si inserisce la produzione del ricchissimo materiale fotografico relativo alla Pietà, solo in parte utilizzato per l'esposizione.

L'Autore, viennese, era un appassionato di musica. Il suo sogno era diventare direttore d'orchestra e perciò seguiva costantemente il grande Maestro Arturo Toscanini, su cui ci ha lasciato anche un interessante reportage fotografico. Quasi casualmente incontra la Pietà di Michelangelo, dovendo preparare il programma musicale per l'Esposizione Universale di New York del 1964, a cui era stata concessa da Papa Paolo VI, in via del tutto eccezionale, la celebre opera.

Non credo di esagerare dicendo che si innamora di quell'opera straordinaria, e la fotografa migliaia di volte, utilizzando tutti gli strumenti e le tecniche a sua disposizione.

Mi son chiesto: Che cosa ha attratto tanto intensamente Robert Hupka? Che cosa ha visto, o sentito, in quell'opera? Perché ne è rimasto folgorato, ammaliato, estasiato?

Per lui, appassionato e conoscitore di musica, la risposta non può che essere una: ha percepito, con i sensi interiori, e con la sua particolare sensibilità, quell'armonia profonda e sublime in cui tutta l'esperienza umana è raccolta ed espressa. La Pietà gli si è presentata, dunque, come lo spartito più perfetto, in cui tutte le note, tutti gli accordi si fondono per generare non rumore o dissonanza ma armonia, musica, voce che parla al cuore e alla mente, che risveglia l'uomo nell'uomo e lo avvicina al Creatore, all'amore che "move il sole e l'altre stelle", alla fonte prima di ogni armonia.

La Pietà suonava nel cuore e negli occhi di Robert Hupka, e per questo ha cercato con passione, quasi con l'impeto di Toscanini, di immortalare nella fotografia, e con l'arte della fotografia, questa armonia, questa perfezione.

Credo che senza uno sguardo, sia pur breve, al background interiore e spirituale di Robert Hupka, si capisca poco di questa Esposizione e del suo successo decennale.

Anche per noi questa Mostra, che ci consente di cogliere particolari inediti e comunque non facilmente osservabili del capolavoro michelangiolesco, può diventare, in particolare in questo tempo di Quaresima, una occasione preziosa per contemplare il mistero della bellezza e dell'armonia, il "mistero della vera grandezza", come affermava lo stesso Hupka.

Una bellezza che parla il linguaggio più profondamente e intensamente umano, ma che al contempo, ci rivela il pathos di Dio per l'uomo, il suo farsi carne nel Figlio, per amare e salvare la nostra carne mortale.

Davanti alla Pietà di Michelangelo non si può rimanere indifferenti, non sentirsi provocati a ripensare la vicenda umana, dalla nascita alla morte, partendo proprio da quell'incontro tra l'umano e il divino, tra Maria, la Madre, e Cristo, Figlio di Dio e Figlio dell'Uomo. E' proprio in questo incontro, in questo legame di amore vitale ed essenziale che scaturisce l'armonia, la bellezza che fa della Pietà un capolavoro assoluto, per tutti i tempi e le culture.

Robert Hupka, con le sue foto straordinarie, ci invita allora a contemplare questo capolavoro per partecipare profondamente e intensamente a quell'armonia, a quella bellezza.

Mi vengono alla mente le splendide parole contenute nella Lettera agli Artisti di Giovanni Paolo II, che ho avuto l'onore e la gioia di presentare in Sala Stampa Vaticana il 23 aprile 1999: "La bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. E' invito a gustare la vita e a sognare il futuro. Per questo la bellezza delle cose create non può appagare, e suscita quell'arcana nostalgia di Dio che un innamorato del bello come Sant'Agostino ha saputo interpretare con accenti ineguagliabili: "Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato!"".

L'arte fotografica di Robert Hupka, mentre ci rimanda all'arte eccelsa di Michelangelo, suscita anche in noi, oggi, quella stessa arcana nostalgia. Di questo gli siamo profondamente grati e lo ricordiamo con ammirazione.

Come siamo grati a tutti coloro che hanno tenacemente voluto e organizzato, con competenza e professionalità, questa Esposizione nel luogo in cui si può maggiormente apprezzare, vivendola quasi come un percorso iniziatici, per poter poi ammirare l'originale con occhi ben più sensibili e capaci di cogliere, al di là dell'armonia delle forme, la bellezza del mistero ed il mistero della Bellezza.

Grazie."


Indirizzo di saluto di S.E. Pierre Morel
Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede
all'inaugurazione della mostra fotografica
di Robert Hupka sulla Pietá di Michelangelo

"Eminenza,
Signor Presidente
Gentile Signore e Signori,

Il 27 agosto mille quattro cento novant'otto, Jean de Bilhères de Lagraulas du Villiers de la Grolaye, Ambasciatore del Re di Francia, commissiona una Pietà al ventitrenne Michelangelo Buonarotti, per una somma di quattro cento cinquanta ducati in oro. L'artista si reca allora a Carrara per scegliere il blocco unico di marmo destinato alla scultura alla quale lavora da due anni.

L'opera è destinata alla Cappella del Re di Francia accanto la Basilica di San Pietro e destinata al culto di Santa Petronilla prima patrona data alla Francia, nel settecentocinquatasei dal Papa Stefano Secondo in ringraziamento al Re dei Franchi, Pépin le bref.

Questa cappella primitiva situata presso la basilica costantiniana a ricevuto dopo numerose attenzioni dai Re di Francia.

Il Cardinale pensava in fatti alla sua sepoltura. Voleva un opera bellissima e aveva richiamato all'artista la più bell'opera che si potesse vedere a Roma e che nessun'altro potrebbe fare di meglio.

Pensava alla sua tomba, e infatti è morto il sei agosto millequattrocentonovantanve, e dunque non è riuscito a vedere l'opera compiuta.

Al momento della destituzione della cappella nel 1544, la statua fu trasferita nella basilica. Dopo diversi spostamenti nella basilica, la Pietà si colloca finalmente nella cappella del crocifisso, la prima a destra, la prima che attira l'attenzione del visitatore, la prima che oriente l'emozione del fedele a l'entrata del santuario.

Come non ammirare la forza dell'intuizione di questo Cardinale Ambasciatore, il primo di una lunga serie. Dopo i primi successi di Michelangelo a Firenze e dopo la caduta dei Medici, s'installa a Roma. Il Cardinale de La Grolaye intuiva il genio di un artista ancora molto giovane, prima ancora che Giulio Secondo entra in scena.

Evidentemente il Cardinale de La Grolaye è molto distante da noi, ma la cappella di Santa Petronilla resta. Una messa è celebrata tutti gli anni per la Francia il 30 maggio per la festa della Santa. Quanto alla Pieta, il suo spendore è universale.

Ancora oggi sono dei Francesi capaci di promuovere tale capolavoro e quindi alla esposizione. Voglio ringraziare i fautori e mecenati di tale avvenimento."


Lcalità de la esposizione

Cità delle Vaticano - Plazza San Pietro

"Braccio di carlomagno"

Réalizzazione

Direzion artistica e produzione : ARSTELLA

Consiglio artistico : Jean-Luc LEGUAY

Reggia generale e luci : LUMIERE PLUS - Pierrick LONGUÈVRE

Allestimento scenografico : F B Arredamenti s.r.l.- Alfredo VESCOVI

Sviluppo fotografie : PUBLIMOD'PHOTO

Contreo-collaggio : CELIMAGE

Coordinamento a Roma : Vinciane GRÉBAN DE SAINT-GERMAIN

Informazione :
Aldjia BENKHEROUF
Claire GIANSILY
Joachim GATTI
Vittorio de GRANDE
David GAUDIN
Marie-Stéphan GUEY
Samuel LE DAMANY
Tiziana REALE
Guillaume du RIVAU
Christian BECERRA

Communicazioni : SRI - Socially Responsible Italia

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